venerdì 18 luglio 2008

Se questo è un uomo....

Per chi ieri non fosse stato presente alla partita d'allenamento dinamico riporto brevemente i fatti così come accaduti.


Giungo al campo di giuoco alle ore 20.30 precise, dopo aver diligentemente bagnato le piantine del terrazzo, lungo il tragitto che porta dagli spogliatoi al campo mi rendo immediatamente conto che l'apirazione massima del mio giovane corpo è un letto ed un estatè.


"Sarà solo un pò di stanchezza, una corsetta, un pò d'aria e passa tutto" penso. Ingenuo. Faccio due giri del campo per un totale di 150 metri e mi rendo conro che le aspirazioni del mio corpo sono mutate: da letto a lettino per massaggi da estatè a flebo di soluzione salina.


Il dado è tratto: "raga sto in porta!", "brao nono" risposta unanime.


In porta mi distinguo per la totale inettitudine a frappormi tra un tiro qualunque ed il gol. Capacità psico motorie al limite della disciniesi. La partita comunque prosegue senza scossoni la mia squadra comanda il gioco senza troppi problemi permettendosi anche qualche centinaio di gol sbagliati a porta vuota e facendo la collezione di pali. "bravi, così posso continuare a dormire", penso.


Gli sprechi, uniti alla mia unica incapacità di afferrare un qualsivoglia oggetto sferico passi nelle vicinanze riporta la compagine avversaria prima sotto e poi al pareggio, a quel punto, complice anche il prossimo venturo infarto di sir Hammer, mi decido, esco dalla porta e mi metto in difesa. Sono fresco mancano due minuti, E' IL MIO MOMENTO!


Passaggio in fascia della squadra avversaria, Paolone esce in copertura, io, siccome ne so a pacchi di calcio, stringo in mezzo per intercettare l'eventuale cross teso al centro. Cross basso, il pallone buca il portiere ma chi si staglia nel mezzo della difesa? IO, " cazzo è mia" la predo, però con le mani, tutte e due le mani.


Non realizzo subito che, a parere di qualcuno, questo armonioso e naturale gesto sia visto come viloazione di regole basilari del gioco del fubal. Resto li un attimo, mi sembra di aver fatto bene, era lì, l'ho presa no? NO. rigore.


L'imbarazzo muta velocemente in vergogna, tanto che chiedo a Martellone, portiere designato, se preferisce che la pallonata in faccia me la becchi io. Rifiuta. La para lui!! O meglio tenta di pararla perchè il rigore di Valenete è un siluro a cento all'ora nel sette ( vediamo in campionato poi nè).


Perdiamo, i volti dei miei compagni che hanno corso un'ora nac e ndrè mentre io dormivo tranquillo in porta non mi sembrano sereni. "avranno noie al lavoro" penso.


Doccia e Keller. Stranamente nessuno eccede nel prendermi per il culo, temo sia dovuto alla compassione che il mio volto, vagamente stravolto, trasmette o forse per il giustificato timore di veder precipitare il proprio minutaggio la stagione ventura.


Nel solitario percorso che porta dal campo al Keller rifletto nel tentativo di trovare una scusa anche banale anche eccessiva al follle gesto. Niente. Ero lì e l'ho presa, lo presa, l'ho presa nel C..... Ahi che male!

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