martedì 18 marzo 2008

..fausto e iaio..peppino..e tutti gli altri..

..è un periodo di ricorrenze,soprattutto politiche e sociali....i 40 anni dal sogno dell'immaginazione al potere che segnò quel mitico anno..il 68..il trentennale della strage di via fani e del sequestro moro..se permettete voglio qui ricordare la triste storia di quelle persone cadute in quegli stessi momenti a cui la storia giustamente o meno ha dedicato altri spazi..diverse considerazioni..


..due giorni dopo l'attentato ad aldo moro ed alla sua scorta a milano in circostanze ancora oscure ed inquietanti vengono uccisi due ragazzi..due comunisti..tra i principali esponenti del centro sociale leoncavallo..Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci avevano 18 anni..vennero uccisi da otto colpi di pistola sparati da un commando di tre killer professionisti.. http://www.faustoeiaio.org/faueiaio.html queste le parole della madre di uno dei due giovani..


Messaggio di DANILA ANGELI, madre di Fausto Tinelli, in occasione del convegno "I comitati civili contro silenzi e impunità", tenuto a Genova il 12 luglio 2003.


Da ben 22 anni mi sono costituita parte civile in un procedimento contro 3 individui di estrema destra, ma questi vivono tranquilli e fanno carriera.
Perché nessuno li tocca?
Eppure ci sono 6 pentiti che li accusano.
Perché i pentiti dei nostri processi non sono attendibili?
Forse lo sono solo quelli che vogliono loro e i nostri non sono tra questi.
Dove sono tutte quelle belle frasi che da bambina ti hanno insegnato a scuola, come ama la patria, difendila e rispettala. Io l'ho fatto questo, ma lei non mi ha ricambiato.


Noi per lo stato siamo vittime invisibili, che non vuole proprio vedere. E io mi sento come una madre argentina e Fausto e Iaio dei desaparecidos.


Danila Angeli


..e poi peppino..peppino impastato trovato dilaniato sui binari  di una ferrovia siciliana lo stesso giorno dello stesso anno nella stessa italia che attonita assisteva al ritrovamento del cadavere di aldo moro..


..anche lui..giovane,comunista..strenuo combattente dell'altro sistema che altera e violenta le coscienze di quella terra chiamata sicilia..la mafia..chi ha visto "I cento passi" si è commosso impotente di fronte a questa storia di coraggio,di ideali,di onestà.. http://www.peppinoimpastato.com/


“Tra la casa di Peppino Impastato e quella di Gaetano Badalamenti ci sono cento passi. Li ho consumati per la prima volta in un pomeriggio di gennaio, con uno scirocco gelido che lavava i marciapiedi e gonfiava i vestiti. Mi ricordo un cielo opprimente e la strada bianca che tagliava il paese in tutta la sua lunghezza, dal mare fino alle prime pietre del monte Pecoraro. Cento passi, cento secondi: provai a contarli e pensai a Peppino. A quante volte era passato davanti alle persiane di Don Tano quando ancora non sapeva come sarebbe finita. Pensai a Peppino, con i pugni in tasca, tra quelle case, perduto con i suoi fantasmi. Infine pensai che è facile morire in fondo alla Sicilia.” (Claudio Fava, “Cinque delitti imperfetti”, Mondatori 1994, p.9)


..e mi viene infine da pensare a tutti quei giovani e non, morti ammazzati lungo la storia d'italia ..ai loro cuori neri e rossi..ai loro sogni,diversi e migliori..


                         E se nei vostri quartieri
                      tutto è rimasto come ieri,
                     senza le barricate
                      senza feriti, senza granate,
                     se avete preso per buone
                     le "verità" della televisione
              anche se allora vi siete assolti
                       siete lo stesso coinvolti.

                     E se credete ora
              che tutto sia come prima
             perché avete votato ancora
              la sicurezza, la disciplina,
                 convinti di allontanare
               la paura di cambiare
       verremo ancora alle vostre porte
        e grideremo ancora più forte
      per quanto voi vi crediate assolti
          siete per sempre coinvolti,
       per quanto voi vi crediate assolti

             siete per sempre coinvolti         
F. De Andrè

Nessun commento:

Posta un commento