lunedì 16 giugno 2008

..stato di p(u)olizia..

..non ho mai vissuto in sudamerica..e nemmeno in periodi di guerra..vivo però in un paese sempre più assurdo con diritti fragili e calpestati ogni giorno di più..


NELLE CITTÀ

L’ESERCITO IN STRADA. E LA POLIZIA?



di Guido Crainz

La scelta del governo di impiegare l'esercito per pattugliare le città crea perplessità e dubbi soprattutto in chi ritiene che il problema della sicurezza esista realmente e vada affrontato con efficacia, cioè dando una maggior forza, una più ampia gamma di strumenti e una rinnovata fiducia a chi è già impegnato su questo versante. L'esatto contrario di quel che fa la misura governativa, che suona in primo luogo come un ingiusto e ingiustificato atto di sfiducia nei confronti di polizia e carabinieri. Alle loro carenze dovrebbero sopperire, appunto, 2.500 uomini dell'esercito.

Eppure sono ventimila, come abbiamo appreso, gli operatori di polizia distolti dai compiti operativi: era proprio impossibile reperire fra essi un primo supporto al lavoro che già si svolge? Era proprio necessario chiamare in campo –e in modo così poco funzionale- un organo come l'esercito, di per sé simbolo di eccezionalità, di stato d'assedio, di patria in pericolo? Un esperto come Fabio Mini si è chiesto: dopo un ricorso così plateale all'esercito, cosa succederà se la situazione non migliorerà -come sempre avviene quando le misure sono di pura facciata? A chi si ricorrerà? All'Aviazione e alla Marina, come ha chiesto ironicamente il sindaco di Torino Chiamparino, o alle forze della Nato, come ha chiesto altrettanto ironicamente ancora Mini? L'ironia è amarissima, nasce dalla sensazione che un problema vero debba esser affrontato con misure vere. Qualche consulente –quei ben pagati consulenti di cui le pubbliche amministrazioni e i ministeri sono pieni, come abbiamo appreso- dovrebbe forse spiegare al premier e al ministro Ignazio La Russa che la guerra alla criminalità non è una partita di Risiko.

Il pericolo è vero, ed è vero l'allarme sociale. Per sconfiggere entrambi non basta illudersi di manovrare eserciti: occorre dare vigore, razionalità e continuità all'azione delle forze dell'ordine, iniziando dai molti punti di insicurezza quotidiana. È proprio necessario l'esercito per stroncare in città come Roma quelle forme diffuse di parcheggio abusivo o di questua aggressiva che sconfinano apertamente nella piccola estorsione? Sono necessari i blindati per non permettere l'indisturbato diffondersi di impropri e abusivi suk? Un film recente –Il resto della notte di Francesco Munzi, ambientato a Torino- ha come sfondo quell'intreccio di criminalità locale e criminalità "importata" –p er dir così- che le cronache non mancano di confermare, e ci sottopone domande scomode e difficili sul come affrontare emergenze come queste.





Emergenze civili, oltre che di ordine pubblico: non è tempo di misure di facciata, non è tempo di illusionismi e di decisionismi di cartone. In questo scenario è stata sottovalutata una piccola notizia che può avere invece un impatto devastante. Il "Che Guevara del Pigneto" -l'uomo responsabile di un raid contro negozi di indiani e bengalesi in un quartiere romano- pur in attesa di giudizio per quella aggressione ha potuto tranquillamente fondare le proprie ronde e martedì presenterà l'iniziativa nella sua Circoscrizione. La polizia, crediamo, non ringrazia: c'è da sperare che lo stato di diritto intervenga.

8 commenti:

  1. Prossime mosse? Coprifuoco e posti di blocco?

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  2. più che le prossime mosse direi le prossime volte... creando il precedente, ora l'uso dei militari sarebbe giustificato in ogni circostanza, vedi manifestazioni contro centrali nucleari, quote latte, scioperi alitalia, .... ed altri contesti causati ancora dalla mancanza di giustizia e dove la gente giustamente s'incazza!!
    o magari anche negli stadi.
    tra un po' li invidieremo i colombiani e sudamericani..

    saluti.
    Kurio!

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  3. più che le prossime mosse direi le prossime volte... creando il precedente, ora l'uso dei militari sarebbe giustificato in ogni circostanza, vedi manifestazioni contro centrali nucleari, quote latte, scioperi alitalia, .... ed altri contesti causati ancora dalla mancanza di giustizia e dove la gente giustamente s'incazza!!
    o magari anche negli stadi.
    tra un po' li invidieremo i colombiani e sudamericani..

    saluti.
    Kurio!

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  4. Magari ne chiamo un paio da metterti in barriera!
    IlMister

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  5. Magari ne chiamo un paio da metterti in barriera!
    IlMister

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  6. bè io gia l'invidio i columbiani ed i sudamericani...

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