martedì 12 febbraio 2008

..libro del giorno..

..un'inchiesta appassionata che prova a fare luce sull'ultimo periodo della vita del pirata..marco pantani..ad imbastirla c'è un giornalista francese ed a presentarla c'è colui che reputo il miglior giornalista sportivo (ma non solo,anche notevole giallista) italiano..gianni mura..userò per presentare questo libro alcune frasi della sua prefazione che mi hanno colpito..


..la diversità di pantani era nella sua sensibilità,che esprimeva in una lingua non banale,quasi lirica spesso spiazzante.."vado forte in montagna per abbreviare la mia agonia"...


solo dopo la morte di pantanimi sono reso conto che da professionista aveva vinto solo 34 gare..merckx ne vinceva di + in una sola stagione..ma se pantani è ancora ricordato ed amato è per COME vinceva non per QUANTO VINCEVA..VITTORIE TUTTE QUASI IN SOLITUDINE..SENZA GESTA DI GIOIA ESUBERANTE..SENZA SORRISI PER FOTOGRAFI O SPONSOR...


..ora che pantadattilo ha chiuso le ali..ricordarloè doloroso ma non inutile ne sbagliato..ha dato emozioni..la sua morte merita una verità meno zoppicante e rattoppata..


pantani


Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene ritrovato morto nel Residence Le Rose di Rimini. È il drammatico epilogo di una lunga tragedia, cominciata il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, quando il Pirata era stato cacciato dal Giro d'Italia a seguito di un esame del sangue che aveva rilevato un livello di ematocrito al di sopra del consentito; da quel momento, un susseguirsi di depressione e dissolutezze. Per questo, nessuno si meraviglia quando, dopo un'inchiesta durata solo 55 giorni, la morte del ciclista più amato degli ultimi decenni viene archiviata come decesso accidentale per overdose. Ma il giornalista francese Philippe Brunel, che conosceva bene Pantani, cerca di fare chiarezza sulle circostanze di una morte per troppi versi oscura. Perché è stata esclusa la presenza di altre persone nella stanza del residence, tanto che non sono state nemmeno rilevate le impronte digitali? E come ha fatto il Pirata a devastare l'appartamento senza scalfirsi nemmeno un'unghia? Soprattutto, perché il medico che eseguì l'autopsia portò a casa propria il suo cuore "nel timore che qualcuno lo trafugasse"? Ha scritto Gianni Mura: "II libro di Brunel è una controinchiesta da cronista vero, con tanto di date e orari. Così lo si può leggere, come il racconto di un'agonia molto lunga e poco chiara. È la zona d'ombra, quel vortice sempre più cupo e vasto che attrae Pantani, ad attrarre Brunel, dopo la definitiva discesa agli inferi del Pirata".

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