lunedì 14 maggio 2007

Quanta poesia....

Vi ricordate quando i camerieri per prendere le ordinazioni usavano quegli amabili, teneri,piccoli figlietti di carta, contenuti in quei blocchetti sempre un pò stropicciati al posto di quei freddi palmari insensibili al calore umano, così anonimi ed uguali gli uni agli altri?


Ebbene quello era il tempo della poesia, ma non a tutti è dato comprendere cosa significhi o cosa possa aver significato, di certo, tale significato, era lampante nelle menti di 9 non più giovani non più atletici e, direbbe qualcuno, forse fin troppo consumati personaggi che sostavano tra l'indifferenza quasi totale dei camerieri slavi in una pizzeria ormai deserta di una località balneare.


Per molti quello era un maggio qualunque, per altri rappresentava l'appendice ultima di una vita da single, di certo per quasi tutti al mondo non rappresentava il tempo giusto per recarsi in villeggiatura al mare, vista la carenza di forme di vita nei viali e dentro i locali.


"Per me una pizza hawai, quella con l'ananas" furono queste le parole che mi riportarono alla realtà, in quella serata preestiva, della tavolata ove, mio malgrado, m'ero venuto a trovare. I commensali guardavano sbigottitti l'allampanato personaggio a fondo tavola il quale sembrava essere già pronto ad improbabili argomentazioni a sostegno della sua scelta ritenuta dai più quantomeno abominevole.


"In inghilterra la mangiano così"....imbarazzo tra i presenti e ridda di insulti a concludere l'episodio, Kurio, il felice consumatore dell'improbabile mix napoletano-caraibico, non riteneva di dover dilungarsi in ulteriori spiegazioni e aveva già infilato la testa nel piatto.


Eravamo in 9 ed eravamo al mare per festeggiare l'addio al celibato di Mirko4, roccioso difensore della squadra Dinamica di calcio a 5 che, stranamente, durante il campionato invernale s'era comportata più che decorosamente conquistando con largo anticipo un più che onorevole terzo posto in classifica e, qaule scusa ufficiale per tali festggiamenti lontasno dalla nostra terra d'origine non avevamo trovato di meglio che un'iscrizione ad un affolato torneo di calcetto in quel della riviera veneta.


Eravamo in 9 vi dicevo, altre al portiere mangiamerda Kuriazio di cui sopra ed la futuro sposo l'allegra compagnie era così composta: Dani, Venanzio, Vale, Paolone, Nonno Leidi, Vege ed il sottoscritto.


Eravamo partiti quel venerdì di maggio in due trance, prima, verso le 14,30 i perdigiorno: Vale, Vege,Mirko, Nonno Leidi ed il sottoscritto con due vetture, la vettura "caricobestie (vegemobile)" con me, Vege ai comandi e Mirko in ritardo e la vettura "Figaro" con a bordo il Ds Vale e nonno elettrico alla guida sportiva, molto sportiva, troppo sportiva. Il nostro compito era delicato, avanguardia dinamica avremmo dovuto recarci con largo anticipo sul luogo deputato sbrigare non meglio identificate questioni burocratiche ed aspettare gli altri per fornire loro le indicazioni necessarie e guidarli verso un futuro immediato che, almeno ai mei occhi, si prospettava scarso di soddisfazioni sportive ma carico di aspettative ignoranti.


contiuna.......


 

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